Beata Vergine Maria che scioglie i nodi

Beata Vergine Maria che scioglie i nodi

Beata Vergine Maria che scioglie i nodi

Il dipinto

Nella chiesa romanica di San Pietro Am Perlach ad Asburgo (Germania) ad Augsburg si trova un dipinto (probabilmente del ‘700) che rappresenta la figura di Maria. L’immagine è quella di una giovane donna, bella, vestita di rosso con un drappo blu come mosso dal vento sopra le spalle e i fianchi. Ha un atteggiamento sereno, ma è tutta concentrata sul compito che le è affidato: sciogliere i grossi e piccoli nodi di un nastro bianco, aggrovigliato, offertole da sinistra da un Angelo, per poi lasciarlo scivolare a destra, ormai libero e liscio, nelle mani di un altro Angelo. L’icona descrive il conforto che ispira “il sapere che esiste una mano capace di sciogliere i nodi”.

Lettura

Dal Libro di Tobia (Tb 12, 6-7; 12-18)

Allora Raffaele chiamò Tobia e Tobi in disparte e disse loro: «Benedite Dio e proclamate davanti a tutti i viventi i benefici che vi ha fatto, perché sia benedetto e celebrato il suo nome. Fate conoscere a tutti gli uomini le opere di Dio, come è giusto, e non siate negligenti nel rendergli grazie. è bene tenere nascosto il segreto del re, ma è giusto rivelare e manifestare le opere di Dio. Ebbene, quando tu e Sara stavate pregando, io presentavo l’attestato della vostra preghiera davanti alla gloria del Signore. Così anche quando tu seppellivi i morti. Quando poi non hai esitato ad alzarti da mensa, abbandonando il tuo pranzo, per andare a seppellire quel morto, allora io sono stato inviato a metterti alla prova. Ora Dio mi ha inviato per guarire te e Sara, tua nuora. Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che sono al servizio di Dio e hanno accesso alla maestà del Signore». Allora tutti e due, scossi com’erano, caddero con la faccia a terra, pieni di terrore. Ma l’angelo disse loro: “Non temete, la pace sia con voi! Benedite Dio per tutti i secoli! Quando ero con voi, non stavo con voi per mia iniziativa, ma per la volontà di Dio; lui dovete benedire sempre, a lui cantare inni”.

Commento

Come Tobia e Sara, anche noi sogniamo per noi, per la nostra coppia, per la nostra famiglia una vita felice, ricca di soddisfazioni, di gioia, di esperienze positive, arricchenti e stimolanti. E in questo orizzonte progettiamo il nostro futuro. Poi capita l’imprevisto, subentrano le difficoltà, sopraggiunge la fatica. Altre volte un’ingiustizia oppure le circostanze della vita rischiano di mettere in crisi quanto abbiamo costruito. E diviene più facile chiudersi, allontanarci l’uno dall’altra. Talvolta queste situazioni caratterizzano anche la vita di una equipe. Ci sentiamo come “legati”, con nodi stretti e aggrovigliati. Facciamo fatica ad intravedere una via di uscita. E allora ci dimentichiamo della grazia e della benedizione di Dio, che viene prima e ci precede, e che non ci abbandona mai. Ma se torniamo a guardare alla nostra vita con fiducia e con speranza, ci accorgiamo della presenza di Dio e riconosciamo il volto amico di tante persone che Dio stesso ci ha messo accanto e sul nostro cammino, persone che ci aiutano a “sciogliere i nodi” della nostra esistenza. Purché riconosciamo con umiltà di averne bisogno.

(Imprimatur Arcivescovato – Parigi – 9.4.2001)