La Madre e Signora di tutti i Popoli

Signora di tutti i Popoli - Amsterdam

Signora di tutti i Popoli - Amsterdam

LA MADRE E SIGNORA DI TUTTI I POPOLI

SIGNORE GESÙ CRISTO, FIGLIO DEL PADRE, manda Ora il tuo SPIRITO sulla terra. Fa abitare lo SPIRITO SANTO nei cuori di tutti i popoli, affinché siano preservati dalla corruzione, dalle calamità e dalla guerra. Che la Signora di tutti i Popoli, che una volta era Maria, sia la nostra Avvocata. Amen.

Ti ho dettato questa preghiera semplice al Padre e al Figlio. Impegnati che venga propagata nel mondo fra tutti i popoli. Ne hanno tutti il diritto. Ti assicuro che il mondo cambierà. Messaggio – Amsterdam 29 aprile 1951

Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Casa “Madre di tutti i popoli” Via Nettunense, 31A – I- 00040 Cecchina di Ariccia (Roma) Tel.: 069342118; FAX.: 06934349

Bisdom van Haarlem

IL SIGNIFICATO DELLA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI PER LA CHIESA E IL MONDO DI OGGI

Estratti da una conferenza tenuta da P. Paul Maria Sigl in occasione della Prima Giornata Internazionale di Preghiera ad Amsterdam, 31 maggio 1997

Traduzione autorizzata
Haarlem, 31 maggio 2002

In risposta alle domande riguardo le apparizioni della Signora di tutti i Popoli.
Come Vescovo di Haarlem/Amsterdam mi è stato richiesto di pronunciarmi riguardo l’autenticità delle apparizioni di Maria come Signora di tutti i Popoli ad Amsterdam durante gli anni 1945-1959. Molti fedeli e vescovi hanno fatta notare l’urgenza di una chiarificazione a questo proposito. Anche io sono personalmente consapevole che lo sviluppo della devozione, che abbraccia un periodo di 50 anni, richieda questo.
Come già è saputo, il mio predecessore. Mons. H. Bomers ed io stesso abbiamo permesso la pubblica venerazione nel 1996. Quanto al carattere soprannaturale e al contenuto dei messaggi, non pronunciavamo alcun giudizio, ma dichiaravamo che “ciascuno è libero di formularsi un giudizio secondo la propria coscienza”. Avendo un positivo atteggiamento di fondo riguardo l’autenticità, decidevamo di attendere ulteriori sviluppi e di continuare a discernere lo spirito, (cfr. 1 Tess 5, 19-21)
Nel frattempo sono trascorsi sei anni da allora, ed io constato che questa devozione ha preso un posto nella vita di fede di milioni di fedeli sparsi nel mondo e che viene sostenuta da molti vescovi. Mi sono state anche riportate testimonianze di conversione e di riconciliazione come anche di guarigione e di particolare protezione.
Nel pieno riconoscimento della responsabilità della Santa Sede, è in primo luogo compito del vescovo locale di pronunciarsi, secondo coscienza. sull’autenticità di rivelazioni private che stanno avvenendo o che sono avvenute nella propria diocesi. Per tale motivo, riguardo ai risultati di investigazioni precedenti e delle questioni e obiezioni derivanti da esse, ancora una volta ho richiesto il consiglio di diversi teologi e di psicologi. I loro pareri testimoniano che in ciò non ci sono fondamentali impedimenti teologici o psicologici, per il riconoscimento dell’autenticità soprannaturale. Ho anche richiesto, riguardo ai frutti spirituali e allo sviluppo successivo, il giudizio di un certo numero di confratelli nell’Episcopato che sperimentano, nelle loro Diocesi, una forte venerazione di Maria come Madre e Signora di tutti i Popoli. Considerando questi pareri, testimonianze e sviluppi, e ponderando tutto questo nella preghiera e nella riflessione teologica, tutto ciò, mi conduce alla constatazione che nelle apparizioni di Amsterdam c’è un’origine soprannaturale.
Naturalmente, persiste l’influsso del fattore umano. Anche autentiche immagini e visioni passano – come lo afferma il Cardinale Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede – “attraverso il filtro dei nostri sensi, che devono compiere un processo di traduzione…” e “…portano in sé anche le possibilità ed i limiti del soggetto che percepisce”. (Cardinale Ratzinger, Commento teologico in preparazione alla pubblicazione del terzo Segreto di Fatima. L’Osservatore Romano, 28 giugno 2000).
Al contrario della Sacra Scrittura, la rivelazione privata non è mai vincolante per la coscienza del fedele. Essa è da vedersi come un aiuto per comprendere i segni dei tempi e per vivere più perfettamente il Vangelo nella sua attualità (cfr. Le 1156: Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 67). E i segni dei nostri tempi sono drammatici. E’ mia sincera convinzione che la devozione alla Signora di tutti i popoli ci può aiutare, nella drammaticità del nostro tempo, a trovare la giusta via, la via verso una nuova e particolare venuta dello Spirito Santo. Lui che solo può sanare le grandi piaghe del nostro tempo.
Per seguire l’ulteriore sviluppo della devozione e pervenire ad una più profonda comprensione del suo significato, ho nominato una commissione di accompagnamento. Il suo compito è quello di documentare tutte le iniziative, le esperienze e le testimonianze, di giudicarle e di promuovere un corretto sviluppo ecclesiale e teologico della devozione. Spero con ciò di aver provveduto a fornire sufficiente informazione e chiarezza.

R. Soffner

IL SIGNIFICATO DELLA MADRE E SIGNORA DI TUTTI I POPOLI PER LA CHIESA E IL MONDO DI OGGI

Esattamente 42 anni fa Maria disse qui ad Amsterdam: “Voi dovete preoccuparvi che ogni anno attorno a questo trono, a questa immagine, i popoli vengano radunati. Questa è il grande favore che Maria, Miriam, o la Signora di tutti i Popoli, può donare a tutti i popoli del mondo.” (31.5.1955)
Se l’apparizione dell’Immacolata in rue du Bac e la rivelazione della Medaglia miracolosa segnano l’inizio del tempo di Maria, si può giustamente affermare che l’apparizione della MADRE E SIGNORA DI TUTTI I POPOLI rappresenti il culmine e il coronamento del tempo di Maria.
Amsterdam, culmine e coronamento del tempo di Maria? Questo forse vi sorprenderà. Ma presto capirete che non è esagerato.

LA VEGGENTE IDA PEERDEMAN

Sicuramente non piacerebbe alla veggente Ida Peerdeman che oggi, nel primo incontro internazionale di preghiera della MADRE E SIGNORA DI TUTTI I POPOLI, si parli molto di lei. Come ha giustamente osservato il vescovo di Amsterdam Mons. Bomers durante l’omelia ai funerali di Madre Ida: “Era rimasta semplicissima fino all’ultimo giorno e non desiderava effetto che si esaltasse la sua persona. Non ne parlava neppure.” è proprio vero, a lei interessava solo Maria. Perciò parleremo molto brevemente della sua vita.
Ida nasce nel 1905 ad Alkmaar, nell’Olanda settentrionale; già all’età di 12 anni ha il primo incontro con la bella Signora luminosa. Questo avviene nel 1917 per tre volte nel mese di ottobre, il mese del rosario durante il quale Maria appare anche per l’ultima volta ai tre pastorelli di Fatima. Ma solo 28 anni dopo, il 25 marzo 1945, inizia la vera vocazione di Ida. Se si pensa al grande significato dei messaggi di Amsterdam, non ci sorprende il fatto che Maria abbia scelto per l’inizio delle sue apparizioni come CORREDENTRICE, proprio il giorno in cui la Chiesa ricorda il più grande evento della storia della creazione: Dio si fa uomo nel grembo della Vergine Maria. E’ il momento in cui inizia in modo particolare la vocazione di Corredentrice di Maria, perché in quel giorno con il suo sì, essa viene unita intimamente alla vita del suo Redentore, il Redentore dell’umanità. Nel corso della sua vita Madre Ida impara con dolore cosa significa essere derisa e ridicolizzata dai mass-media. Molti la screditano come una pazza e soffre per le incomprensioni e le umiliazioni anche da parte della Chiesa.
La veggente capisce sempre più che, come portatrice dei messaggi della Corredentrice, anche lei deve sopportare sofferenze dell’anima e del corpo. Queste sofferenze, il suo silenzio durato anni, l’attesa e l’obbedienza, sono il suo contributo come quello del seme che cade in terra e muore perché il frutto possa aprirsi ora.
Quando Madre Ida morì a 90 anni, Mons. Bomers volle presiedere lui stesso la cerimonia funebre tanto ne stimava la umana grandezza. Nonostante tutta la sua prudenza, si era sempre dimostrato un pastore per la veggente.

L’AUTENTICITÀ DEI MESSAGGI

Vorrei dire alcune parole sull’autenticità dei messaggi senza volere anticipare il giudizio della Chiesa. Per compiere con convinzione ciò che viene richiesto in un messaggio, dobbiamo essere sicuri che venga da Dio, e che il profeta sia un profeta di Dio. Il Signore non si aspetta da noi un atteggiamento di credulità o di fanatismo, anzi ci mette in guardia contro i falsi profeti.
Se però esiste l’autenticità, dobbiamo aprirci al messaggio con riconoscenza, ubbidire come bambini e compiere tutto esattamente come è richiesto da Dio per mezzo di Maria.
A Guadalupe (Messico) nel 1531, Maria fece fiorire in pieno inverno delle rose spagnole come prova di autenticità, inoltre impresse la sua immagine miracolosa sul manto del veggente Juan Diego, immagine non dipinta da mano umana e le cui tinte non esistono su questa terra.
A Lourdes, l’Immacolata fece scaturire una sorgente miracolosa (25.2.1858), e a Fatima compì il miracolo del sole davanti a 70.000 testimoni oculari (13.10.1917).
La Madonna segue qui ad Amsterdam una via del tutto diversa. Dimostra continuamente l’autenticità dei suoi messaggi facendo realizzare le numerose previsioni nel corso degli anni.
Qui ad Amsterdam vengono date prove stupende di autenticità come se ne trovano poche nella storia delle apparizioni mariane. Citerò qui solo alcuni esempi: già nel 1950 (10.12.1950), Ida vede il crollo del muro di Berlino. Appena tre settimane prima, il Presidente Honecker aveva garantito: “Il muro rimarrà per altri 100 anni”.
L’11 febbraio 1951, mentre Ida si trova in Germania, è portata in visione dalla Signora nella basilica di S. Pietro. Qui vede tutti i vescovi del mondo con la mitra bianca e il Santo Padre con la tiara e un grande libro. Nessuno al mondo – e ancor meno la veggente stessa – poteva allora sospettare che stesse assistendo al Concilio Vaticano Secondo che si sarebbe tenuto solo undici anni dopo.
Ma la più grande prova di autenticità, viene data alla veggente la notte dal 18 al 19 febbraio 1958. La Madonna le annuncia che il papa Pio XII, allora perfettamente sano, sarebbe morto all’inizio di ottobre – cioè dopo otto mesi:

“Ascolta, questo Santo Padre, il Papa Pio XII sarà accolto tra i nostri all’inizio di ottobre di quest’anno. La Signora di tutti i Popoli, la Corredentrice, la Mediatrice e l’Avvocata lo condurrà alla gioia eterna.” La Madonna tiene un dito sulle labbra e dice: “Non devi parlare a nessuno di queste cose.”

Il padre spirituale di Ida, P. Frehe OP, le chiede però di lasciargli il contenuto segreto di questo messaggio in una busta sigillata e di conservarne una copia a casa della veggente. Ida fa quello che le chiede il suo padre spirituale. Pio XII muore effettivamente il 9 ottobre a Castelgandolfo. Madre Ida va immediatamente dal padre spirituale e gli mostra la copia di quel messaggio che si è avverato. Questa prova sorprendente è tanto più convincente per il padre spirituale perché sa che solo Dio decide e conosce il giorno della morte di ogni persona.
Si può facilmente valutare quale grande significato i messaggi di Amsterdam hanno per la Chiesa e per il mondo, se Dio ricorre come prova di autenticità a visioni quali il Concilio e la morte di un santo Papa.

LA PREGHIERA PER IMPLORARE IL VERO SPIRITO SUL MONDO

Già nel primissimo messaggio del 25 marzo 1945, la Madonna parla della sua PREGHIERA come se fosse già conosciuta: “Questa preghiera deve essere diffusa!” In realtà la rivela solo sei anni dopo, mentre la veggente è in Germania.
Già il fatto che Maria detti la sua preghiera durante la visione del Concilio Vaticano II, è un chiaro segno dell’importanza di questa preghiera per la Chiesa e per il mondo.
Ancora prima che la Madonna inizi a parlare, Ida viene condotta davanti alla Croce e resa partecipe di una grande sofferenza: “Io mi trovavo con la SIGNORA davanti alla Croce. Lei disse: “Ripeti quello che dico!” Alzò le mani che teneva sempre aperte e le congiunse. Il Suo viso divenne così celestiale, talmente sublime che non è possibile descriverlo. La sua figura divenne ancor più trasparente e tanto bella… e la SIGNORA disse allora:
“Signore Gesù Cristo, Figlio del Padre…” Ma come lo diceva! Penetrava nelle ossa. Non ho sentito nessuno al mondo dirlo in questo modo, “Manda ORA il Tuo Spirito”, accentuando ORA, e “fa abitare lo Spirito Santo nei cuori di TUTTI i popoli”, con enfasi particolare sulla parola TUTTI. La SIGNORA pronunciò anche la parola AMEN in modo talmente bello, così solenne mentre la SIGNORA diceva “Amen”, tutto rimaneva scritto a grandi lettere davanti a me.”
All’inizio la frase “che una volta era Maria” suscitano sorpresa e perplessità non solo presso le gerarchie ecclesiastiche, ma anche presso la veggente stessa e il suo padre spirituale. Quando nella prima stampa queste parole problematiche vengono semplicemente tralasciate, Maria precisa nei messaggi seguenti di non essere soddisfatta del cambiamento del testo. “Che la Signora di tutti i Popoli, che una volta era Maria, sia la nostra Avvocata! Deve rimanere così come è.” (6.4.1952) La Madonna spiega in modo chiaro, breve e semplice (già il 2.7.1951): “Che una volta era Maria, significa che molti hanno conosciuto Maria come Maria. Ora però voglio, in questa nuova epoca che sta cominciando, essere la Signora di tutti i Popoli, questo è comprensibile a tutti.”
Maria, la ragazza piena di grazia, non era la madre di tutti gli uomini fin dall’inizio, ma attraverso la fedele collaborazione con la grazia e la sofferenza, unita al Figlio, è diventata Madre per tutti i popoli. Maria stessa spiega perché da questa nuova preghiera: “Vi viene data per implorare il vero spinto sul mondo.” (20.9.1951) “Non sai giudicare l’importanza di questa preghiera perché non conosci il futuro.” (15.4.1951)
La sua richiesta particolare è rivolta al Santo Padre affinché reciti questa preghiera ai popoli:
“Apostolo del Signore Gesù Cristo, insegna ai tuoi popoli questa semplice, ma significativa preghiera.” (10.5 1953) Maria promette anche: “Con questa preghiera la SIGNORA salverà il mondo.” (10.5.1953) “Voi non conoscete la potenza e l’importanza di questa preghiera davanti a Dio. Egli esaudirà Sua Madre perché lei vuole essere la vostra Avvocata.” (31.5.1955) “Recitate questa preghiera in tutto quello che fate.” (31.12.1951) Quando è possibile, dobbiamo recitare questa semplice preghiera ogni giorno davanti alla Croce, lentamente e devotamente come lo desidera Maria.