Ora di Adorazione Eucaristica Collettiva

Angeli ed Eucaristia

Angeli ed Eucaristia

“Venite in disparte con Me e riposatevi un poco”

Con infinita bontà, Signore, lo ripetevi ai Tuoi amati discepoli, guardandoli con divina tenerezza, intuendo la loro stanchezza, e forse anche non poca sfiducia e tristezza…

Anche noi, Signore, Ti abbiamo cercato e ritrovato, non ai piedi della collina palestinese, ma ai piedi del Tuo S. Altare.

Anche a noi Tu ripeti con infinita misericordia: “Vi ho atteso da tempo, chiamandovi, invitandovi ad avvicinarvi a Me, vostro Salvatore, deponendo nel Mio Cuore le tante pene che vi opprimono… e anche le colpe, che più di ogni altra pena rattristano la vostra vita e la rendono amara, perché la colpa vi divide, vi allontana. Non nascondetele per vergogna o timore; conosco la vostra fragilità e la debolezza dell’umana natura”.

Signore, tante sono le nostre colpe, spesso scusate e non causate dall’ignoranza, ma volute, accettate, non confessate e non piante. Signore, Dio nostro, pietà, misericordia…
Sia lodato e ringraziato ogni momento il Santissimo e Divinissimo Sacramento

– Recita raccolta di 10 Ave Maria e un breve canto

Signore, con il pentimento più vivo, invochiamo la Tua misericordia.

Perdono, per i tanti rifiuti al Tuo amore; perdono, per tanta leggerezza e freddezza nel seguirTi, nell’ascoltare le Tue sacre ispirazioni.

Perdono, per l’amore disordinato a noi stessi e agli interessi personali.

Perdono, Signore! Perdono per le giornate vissute prive di riconoscenza, di offerta; perdono per l’idolatria del nostro corpo, temendo la rinuncia, il sacrificio, la vita dura.

Perdono, Signore, per l’amore smodato per la nostra salute, per la ricerca di cure, di cibo delicato e di riposo prolungato: perdono, Signore, nostro Dio, misericordia!

Lo sentiamo che il cammino verso di Te spesso diventa arduo e difficile, quasi impossibile, e noi, scusandoci, ripetiamo con lamenti e malumori: “Non ce la faccio più!…”

La causa ben la conosciamo, Signore: abbiamo sempre cercato l’appoggio, l’approvazione e il conforto umano, fidandoci pienamente, ciecamente delle creature.

Venendo a mancare la loro stima e fiducia, l’anima ne subisce la solitudine più angosciosa e, chiusa in questa terribile morsa, si dibatte e si dispera.

La mancanza dell’umana fiducia getta l’anima nello sconforto, e noi passiamo le nostre giornate cupi e tristi, facendo soffrire non poco coloro che ci avvicinano.

Perché. Signore, tutto questo?… Lo comprendiamo!… Siamo ancora lontani dal cercare, in ogni istante della giornata, il Tuo adorabile sguardo che tutto vede e conosce.

Ancora non abbiamo imparato a gioire, quando la nostra dura giornata non è calcolata, apprezzata; quando i familiari non ci usano comprensione, gratitudine e amore, avendo noi donato tutto per loro…

Signore, perdono, per la nostra poca generosità nell’accettare le ingiustizie, per non aver ancora imparato a cercare solo la Tua eterna ricompensa.
Sia lodato e ringraziato ogni momento il Santissimo e Divinissimo Sacramento

– Recita raccolta di 10 Ave Maria e un breve canto

Nel sacro silenzio della Tua Casa noi, Signore, lo sentiamo vivo il Tuo misericordioso richiamo: “Imparate da Me che sono mite e umile di cuore, e troverete pace e ristoro alle anime vostre”.

lo siamo, Signore, tristi e senza pace, vedendo sfiorire nell’inutilità gli anni più: belli, perché il nostro cuore è chiuso alle necessità di chi ci sta vicino.

Forse per i tribolati del Terzo mondo abbiamo un pensiero e un interessamento; per i familiari, per coloro che salgono gli scalini della nostra scala o passano per la stessa contrada non abbiamo alcuna attenzione fraterna, non riusciamo ad interessarci delle loro pene, donando una parola di conforto, un aiuto materiale che sollevi, che aiuti a continuare il cammino per chi giace a terra sfinito e angosciato.

È giusto il Tuo rimprovero, Signore: “Non potete godere la pace, la serenità del cuore perché duri, altezzosi, dittatori siete con il prossimo”.

Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i miti di cuore, perché possederanno la terra.

Tutto sarà perdonato a coloro che perdonano di cuore. E non è questo il segreto della vera pace, di quella serenità che rende la nostra vita libera e tranquilla, anche se oppressi da grandi prove?

Amore sincero verso il prossimo ci aiuta a sentire la Tua adorabile Presenza, Signore, nostro Dio; presenza che illumina e arricchisce, ci aiuta a non temere il giudizio finale, che sarà incontro di amore con Te, Dio nostro, perché in vita tutti abbiamo amato, aiutato e perdonato…
Sia lodato e ringraziato ogni momento il Santissimo e Divinissimo Sacramento

– Recita raccolta di 10 Ave Maria e un breve canto

Dal Tuo supremo annientamento, Gesù Eucaristia, Tu rivolgi ancora un invito, un richiamo ad ognuna delle nostre anime prima che, lasciata la Tua Casa, ce ne torniamo in famiglia, al lavoro, alla solitudine di una stanza…

“Rimani con Me, con il tuo cuore, non dimenticare il tuo Dio, che solo per te ha scelto il buio, l’annientamento del Tabernacolo. Impara ad offrire così la tua vita, rimanendo – non forzato, ma per amore – all’ultimo posto, donandoti sempre con serenità, senza pretendere ricambio.

L’umiltà stimata e vissuta ti renderà la creatura più felice e luce e conforto donerai a chi ti vive accanto.

Dimentica i tuoi interessi, i tornaconti personali, le perdite, i guadagni.

Impara a scomparire per vivere eternamente.

Forse che attorno al Mio Altare c’è un segno di vita che attiri, che richiami, o il nulla più assoluto?

Fuggi come ombra di morte il desiderio di figurare, di essere calcolato, apprezzato. Una famiglia, una Comunità, sarà salva e benedetta, se in essa qualcuno avrà scelto di consumarsi nell’oblio e nel disprezzo senza lamenti, ma con grande amore.

L’umanità tutta, momento per momento, ottiene perdono e salvezza, per l’offerta al Padre sempre rinnovata nel S. Sacrificio della Messa vivificata nel supremo annientamento del vostro Redentore, nel silenzio del Tabernacolo, sconosciuto e disprezzato dalla maggior parte degli uomini, perché non sono i raduni, le assemblee rumorose, le marce, che portano serenità e pace, ma l’annientamento, la supplica continua, la vita accettata con pazienza e amore senza lamenti.

Solo questo può ottenere al mondo redenzione e salvezza”.
Sia lodato e ringraziato ogni momento il Santissimo e Divinissimo Sacramento

– Recita raccolta di 10 Ave Maria e un breve canto

Signore, che Tu sia benedetto, lodato e ringraziato nel grande Sacramento dell’Altare. Grazie, Signore, Dio nostro, per averci accettato e istruito nella Tua Casa.

Potessimo rimanere sempre con Te per lodarTi e benedirTi, e chiedere perdono, misericordia, per tutti… Ma Tu stesso ci ripeti. “Ritorna alla tua famiglia, ma ritorna cambiato”.

Signore, donaci questa grande grazia: vivere santamente come Tu ci hai tanto raccomandato.

Non lasciarci mai soli, Signore, perché deboli e miseri noi siamo. Ritorneremo a Te, attingendo dall’Altare santo, luce e forza.

Benedici, Signore, questi Tuoi figli che tanto hai amato e beneficato.

Benedici le nostre famiglie, i vicini, i lontani, quelli che soffrono nell’anima e nel corpo.

Benedici e santifica la Chiesa, il S. Padre, i Vescovi, i Sacerdoti, i Consacrati.

Salva la nostra Italia dall’immoralità, dai vizi.

Maria, Madre nostra, in Te ci rifugiamo: guardaci, aiutaci, salvaci, perché possiamo vivere, oranti e fedeli, attorno al S. Altare, anche durante il lavoro quotidiano, come l’ape silenziosa attorno al fiore perché puro e santo sia il nostro esilio terreno.

Santi del Paradiso, Anime benedette del Purgatorio, pregate per noi, aiutateci!
Sia lodato e ringraziato ogni momento il Santissimo e Divinissimo Sacramento
Atto di dolore

Canto: “Quando nell’ombra…”.

Atto di dolore

Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho offeso te, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Propongo col tuo santo aiuto di non offenderti mai più e di fuggire le occasioni prossime di peccato. Signore, misericordia, perdonami.