Ora di Adorazione Eucaristica per le Vocazioni Sacerdotali

Gesù bussa alla porta

Gesù bussa alla porta

1. ADORAZIONE

“E il Verbo si fece carne e abitò fra noi” (Giov. 1,14). “Signore ci hai creati per Te e inquieto è il nostro cuore finché non riposa in Te”. Queste parole del tuo servo Agostino esprimono la aspirazione più profonda dell’anima umana fino dal momento della Creazione, quando desti all’uomo la destinazione alla gloria del Paradiso e trasformasti il suo cuore in un tempio vivo dove Tu stabilivi la tua dimora. Col peccato dei progenitori l’incantevole rapporto del cuore dell’uomo con Te fu interrotto e l’anima umana portò nei secoli la più acuta nostalgia dell’unico vero Bene perduto. Ma la tua misericordia infinita non poté fare a meno di promettere una restaurazione dell’ordine sconvolto.

I Patriarchi, i Profeti, venuti dagli uomini, sospinti dall’impulso della tua ispirazione, consolarono se stessi e i fratelli con la promessa di un ritorno soprannaturale di Dio nelle anime.

Anche i popoli pagani parteciparono a questa attesa preannunciando l’avvento di Uno che avesse la missione straordinaria di riportare la pace nel mondo al di fuori e al di sopra dei beni temporali caduchi e sconvolgenti.

“Mandate la rugiada dall’alto, o cieli, e le nubi piovano il gusto”. Era il grido plurisecolare, che dalla terra saliva incessante a Te, o Dio, e faceva trasalire il tuo cuore, già così traboccante di condiscendenza. Chiamasti il tuo Figlio, Verbo Eterno, e Gli proponesti l’incarico di riportare Te nel mondo, per ridarTi agli uomini che Ti aspettavano con l’ansia del cervo assestato alla fonte.

II tuo Figlio incarnato compì la sua opera di Redenzione liberando le anime nostre dal peccato, ostacolo invincibile al ritorno di Te in esse e fondò la Chiesa, e nella Chiesa, il Sacerdozio per istituire nell’ordine visibile uno strumento che avesse il potere di riportare Te alle anime di tutti gli uomini.

Così da venti secoli i tuoi Sacerdoti sono diventati i mistici generatori di Dio nelle nostre anime. Ecco allora l’insopprimibile aspirazione del cuore dell’uomo di nuovo soddisfatta: l’uomo può ancora possederTi come Ti possedeva alla sua origine; l’anima ravvivata dalla tua presenza può gridarTi “Ti ho afferrato, non Ti lascerò più andare”.

Per adorarti, o Dio, non mi è più necessario violare i cieli, poiché Tu Ti sei degnato di scendere sulla Terra, di venire a me. Ma ho capito pure che, per avere Te in me ho bisogno del sacerdote, che Tu, nella incommensurabile libertà della tua Provvidenza, hai donato al mondo con l’ineffabile potere di comunicarTi alle anime. Perché Tu, o Signore, possa entrare nel cuore di ogni uomo, come in un tempio vivo, dove preferisci di essere adorato; perché la tua adorazione si estenda nel mondo nella più vasta dilatazione possibile, mandaci molti Sacerdoti.

Moltiplica le chiamate di coloro che Tu prescegli tra i nostri figli ad essere i tuoi rappresentanti, che nel tuo nome, con la tua autorità, anzi, come se fossi Tu stesso, compiono i prodigi della tua Grazia.

E Tu, o Gesù, Eterno Sacerdote, che ritorni nelle vie del mondo col fascino irresistibile del mistero Eucaristico attrai il cuore dei nostri figli minori e, nell’ora più propizia del loro incontro con Te fai risuonare ai loro orecchi l’invito della Vocazione più bella: “Vieni e seguimi”.

ADORO TE DEVOTE

Ti adoro devotamente, o Dio nascosto,
davvero presente sotto questi segni:
il mio cuore a te tutto si affida

perché, contemplandoti, tutto viene meno.

La vista, il tatto, il gusto, non ti percepiscono,
ma solo per l’ascolto si crede con certezza.
Credo tutto ciò che detto il Figlio di Dio;
nulla è più vero di questa parola di verità.

Sulla croce solo la divinità era celata,
qui anche l’umanità non appare,
ma credendo e confessando entrambe
chiedo ciò che chiese il ladrone pentito.

Non tocco le ferite come Tommaso,
ma pur ti professo, mio Dio.
Fa’ che io creda sempre più in te,
in te speri, ami te.

O memoriale della morte del Signore,
pane vivo che dà la vita all’uomo,
fa’ che il mio spirito viva di te
e abbia sempre il dolce gusto di te.

Come l’amorevole pellicano, o Gesù Signore,
purifica me, immondo, col tuo sangue,
di cui una goccia può purificare
tutti i peccati.

Oh Gesù, che velato ora osservo,
che tu possa dissetare la mia sete di te:
affinché, scoperto il tuo volto,
possa essere beato contemplando la tua gloria.
Amen.

INVOCAZIONI

O Gesù, donaci sacerdoti santi:

per celebrare fervorosamente il divin Sacrificio;

per condurre a Te i nostri fanciulli;

per conservare la fede nel popolo cristiano;

per portare la luce del Vangelo alle anime che ancora lo ignorano;

per consolare i peccatori pentiti col Tuo perdono;

per ritemprare le anime con la divina Eucaristia;

per accompagnare i moribondi sulle soglie dell’eternità;

per confortare quelli che soffrono;

per ricordare a tutti gli uomini che sono fratelli;

per benedire le nostre famiglie, i nostri paesi, il nostro lavoro.

O Gesù, donaci sacerdoti!

2 – RINGRAZIAMENTO

“Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno” (Gv 6, 54).

Nessuna esperienza al mondo esiste più deliziosa di questa e ogni anima può ripetere dinanzi al Mistero Eucaristico “O Divin Sacramento, nutrimento celeste, sole dell’anima; o Gesù sempre vivente, sempre pieno d’amore, in cui è la vita, la forza, la luce.

Credo alla tua presenza nell’Ostia piccola e bianca che il sacerdote depone nella mia bocca, credo alla tua carne vivente e palpitante: credo al tuo sangue, sangue vero simile a quello che scorre nelle mie vene; credo al tuo cuore pieno d’amore palpitante nel tuo petto; credo alla tua santa anima tutta pura, tutta bella, tutta buona; credo alla tua Divinità unica e sovrana che hai in comune, senza diminuirla, col Padre e con lo Spirito santo. Credo a tutto questo e adoro; credo a ciò che i miei sensi sembrano negare, ma che la fede scopre.

O potenza infinita, Amore senza limiti. Verbo fatto carne, Carne sacra divenuta mio nutrimento, la mia intelligenza s’inabbissa nel suo nulla ed il cuore, penetrato da un amore ardente, vorrebbe fondersi e consumarsi nella divinità”.

Nelle ore della tenebra, quando la luce della verità terrene s’indebolisce o addirittura scompare, di fronte agli interrogativi della mia mente smarrita, non è forse la Comunione la vera, l’unica sorgente di luce, capace di dare l’illuminazione adatta ai miei problemi?

Nei momenti della tentazione, quando la debolezza della mia volontà minaccia di cedere alla pressione dei sensi lusingati dall’inclinazione degli istinti suggestionati dalle insinuazioni diaboliche, allettati dalle offerte del mondo, non basta, forse, che io mi corrobori con la Santa Comunione per ripetere con l’Apostolo San Paolo le parole della vittoria sicura: “Posso tutto in Colui che mi aiuta”?

Dinanzi al prodigio dell’Eucaristia non posso, o Signore, dimenticare il prodigio del Sacerdozio, al quale compete l’ufficio, che Tu non hai conferito ai tuoi Angeli, di consacrare il pane e il vino nel Mistero dell’Altare.

“Dio ha fatto al mondo due doni: la Madonna e il Sacerdote”.

La Madonna ci ha dato Gesù; il Sacerdote ci dà l’Eucaristia, che è Gesù messo a disposizione delle anime. Quando l’Angelo Gabriele portò alla Beata Vergine l’annunzio della sua divina maternità le disse:

Io Spirito Santo verrà sopra di Te, e la Potenza dell’Altissimo ti coprirà della sua ombra: per questo il Bambino Santo che nascerà sarà chiamato Figlio di Dio”.

Così una semplice donna fu innalzata alla missione di darci Gesù.

Nell’ultima cena Gesù, dopo aver celebrato, Lui per primo, il Mistero Eucaristico, disse ai suoi Apostoli: “Fate questo in memoria di me”. Così i Sacerdoti sono introdotti nella Chiesa col potere di consacrare il corpo reale di Gesù nell’Eucaristia e di santificare il suo Corpo Mistico.

Per questo, il tuo Sacerdote è veramente la espressione sensibile più completa della tua Misericordia e della tua Provvidenza. Gesù ha realizzato con esso la promessa più cara del suo Cuore amoroso – “Io non vi lascerò orfani”, “Ecco Io sono con voi fino alla consumazione dei secoli”.

Grazie, o Signore, grazie con tutto il cuore per ciò che ci hai regalato. Non lasciarci senza i tuoi ministri. Capisco che devono essere santi per esercitare degnamente l’altissimo incarico di darci Gesù; ma devono essere anche numerosi, perchè Tu vieni a noi con loro. Più essi verranno a noi e più Ti farai presente fra noi e in noi. Gesù, eterno, unico, vero Sacerdote, del quale i nostri sacerdoti sono rappresentanti visibili, accogli il mio ringraziamento per l’istituzione del sacerdozio, e non lasciare inappagato il tuo desiderio di dare alla tua Eucaristia molti e santi sacerdoti.

TE DEUM

Noi ti lodiamo, o Dio, ti proclamiamo Signore.

O eterno padre tutta la terra ti adora.

A te cantano gli angeli e tutte le potenze dei cieli.

A te i cherubini i serafini acclamano con voci infinite:

santo, santo, santo il Signore: Dio dell’universo.

I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.

Ti acclama il coro degli apostoli; e la candida schiera dei martiri.

Le voci dei profeti si uniscono nella tua lode: la santa chiesa proclama la tua gloria.

Padre: di immensa maestà.

Adora il tuo unico figlio: e lo Spirito Santo Paraclito.

O Cristo, re della gloria: eterno figlio del Padre.

Tu nascesti dalla vergine madre: per la salvezza del mondo.

Vincitore della morte: hai aperto ai credenti il regno dei cieli.

Tu siedi alla destra di Dio: nella gloria del padre.

Verrai a giudicare il mondo: alla fine dei tempi.

Soccorri i tuoi figli, Signore: che hai redento col tuo sangue prezioso.

Accoglici nella tua gloria: nell’assemblea dei Santi.

Salva il tuo popolo, Signore: guida e proteggi i tuoi figli.

Ogni giorno ti benediciamo: lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati, oggi Signore: di custodirci senza peccato.

Sia sempre con noi la tua misericordia: in te abbiamo sperato.

Pietà di noi, Signore: pietà di noi.

Tu sei la nostra speranza: non saremo confusi in eterno.

INVOCAZIONI

Signore, per zelare il Tuo onore e la Tua gloria, Donaci Sacerdoti santi

Signore, per aumentare la nostra fede, Donaci Sacerdoti santi!

Signore, per sostenere la Tua Chiesa, Donaci Sacerdoti santi!

Signore, per predicare la Tua dottrina, Donaci Sacerdoti santi!

Signore, per difendere la Tua causa, Donaci sacerdoti santi!

Signore, per combattere l’errore, Donaci Sacerdoti santi!

Signore, per sostenere la verità, Donaci Sacerdoti santi!

Signore, per dirigere le nostre anime, Donaci Sacerdoti santi!

Signore, per rendere migliori i costumi, Donaci Sacerdoti santi!

Signore, per sradicare i vizi, Donaci Sacerdoti santi!

Signore, per illuminare il mondo, Donaci Sacerdoti santi!

Signore, per far conoscere le ricchezze del Tuo Cuore, Donaci Sacerdoti santi!

Signore, per farci amare lo Spirito Santo, Donaci Sacerdoti santi!

Signore, affinché tutti i Tuoi ministri siano la luce del mondo e il sale della terra, Donaci Sacerdoti santi!

3 – SUPPLICA

“Manda, o Signore molti operai nella tua messe!” Non ci punire.

Meriteremmo di essere abbandonati a noi stessi, perché ciò che hai fatto fino ad oggi per la nostra salvezza sarebbe stato assai più che sufficiente a santificarci, se noi avessimo corrisposto. Tu puoi ripeterci con piena verità: “Vi ho amato di un amore perpetuo per questo vi ho attirato a me avendo compassione di voi”. “Che cosa avrei dovuto fare e non ho fatto?”.

Soprattutto ci siamo resi responsabili di non avere approfittato convenientemente dell’opera dei tuoi Sacerdoti.

Ci siamo perfino permessi di osservare i tuoi Sacerdoti con lo spirito cattivo di chi cerca la pagliuzza nella vita del fratello, dimenticando la trave che è nella propria vita, allo scopo di giustificar la mancanza di docilità alle loro direttive autorevoli.

Per questo abbiamo disertato la tua Casa e abbiamo riempito le case dei cinematografi, dei divertimenti mondani, abbiamo abbattuto le dighe della modestia e del pudore e ci siamo abbandonati al vortice dei godimenti materiali, abbiamo innalzato il vitello d’oro del nostro benessere e ad esso abbiamo sacrificato tutto: la virtù, l’anima, la felicità, la vita.

Perdona, o Signore, perdona al tuo popolo le sue colpe: “Parce Domine parce populo tuo”.

Tanta è oggi la scarsezza delle vocazioni, così problematica è diventata la corrispondenza dei chiamati, che viene da pensare sia giunto il momento per la tua giustizia di colpirci con la punizione più meritata per la privazione dei tuoi Sacerdoti.

Eppure non posso pensare che Tu abbia fatto tuo il programma del nemico: “Colpirò i pastori e saranno dispersi i greggi!”

Signore, mi unisco al Sacrificio che l’Agnello immacolato Ti offrì sulla Croce; Ti presento tutte le Sante Messe, che io ho la possibilità di ascoltare; mi unisco a tutte le Sante Messe che ogni giorno vengono celebrate sulla terra, per dar valore alla mia impetrazione, per rendere efficaci i miei sospiri e le mie lacrime, per potenziare le mie opere buone, ma Ti prego di non abbandonarci alle nostre tenebre, ai nostri smarrimenti privandoci dei tuoi ministri.

O Eterno Padre scegli tra tanti genitori cristiani i migliori e dona loro la ispirazione di capire e di gustare il privilegio di collaborare con la tua Paternità soprannaturale nel mettere i loro figliuoli più buoni al servizio dell’Altare.

O Gesù, Sommo Sacerdote, che distendi nel vasto dominio del tuo amore al Padre e ai fratelli una messe di sconfinate proporzioni, chiama a collaborare con Te nella urgente mietitura nuovi generosi operai che non temano né il rischio, né la fatica diuturna.

Spirito Divino, Fiamma indefettibile di amore, Ispiratore di ogni bene, alita nei cuori di tanti fanciulli e di tanti giovani e suscitavi la Vocazione al Sacerdozio.

Comunica alla volontà di quelli che già chiamasti la costanza della corrispondenza, fai discendere i tuoi lumi di Sapienza, di Scienza, di Consiglio e di Pietà sui maestri e sugli educatori, cui incombe la tremenda responsabilità di dare alla Chiesa ministri sufficienti per numero e ammirevoli per Sanità.

PANGE LINGUA

Il mistero dell’amore ogni lingua celebri,
canti il corpo glorioso e il sangue prezioso
per noi sparso dal Signore.

A noi dato, per noi nato dalla Vergine
e vissuto nel mondo,
gettato il seme della Parola, concluse la sua dimora
con un rito mirabile.

Nella notte dell’ultima cena, a tavola con i fratelli,
dopo aver osservato appieno la legge
sul pasto pasquale, si dà con le sue mani
in cibo ai Dodici.

La Parola incarnata trasforma con una parola il pane in carne,
il vino diventa Sangue di Cristo,
e se i sensi non colgono questa realtà, la sola fede basta
a confermare un cuore sincero.

PREGHIERA PER LA SANTIFICAZIONE DEI SACERDOTI

O Gesù, Pastore eterno delle anime. ascolta la preghiera nostra per i sacerdoti! Esaudisci in essa l’infinito Tuo desiderio medesimo.

O Gesù, fà che ascendano al Tuo sacerdozio quelli che da Te sono chiamati: illumina i pastori nella scelta, i direttori di spirito nel consiglio, gli educatori nella cultura delle vocazioni. Donaci sacerdoti che siano angeli di purezza, tutti perfetti nell’umanità, serafini di santo amore ed eroi di sacrificio, apostoli della Tua gloria, salvatori e santificatori delle anime! Pietà Ti prenda di tanti ignoranti, cui debbono essere luce. di tanti figli del lavoro, che invocano chi, preservandoli dagli inganni, li redima nel Tuo nome: di tanti fanciulli e di tanti giovani, che invocano chi li salvi ed a Te li conduca. di tanti che soffrono e hanno bisogno di un cuore che nel Tuo li consoli! Quante anime giungerebbero a perfezione per il mistero di santi sacerdoti!

Ti prenda, dunque, o Gesù, ancora una volta compassione delle furbe che hanno fame e sete! Fà che il Tuo sacerdozio tutta conduca a Te questa languente umanità, si che ancora una volta venga esso rinnovata la terra, esaltata la Tua Chiesa stabilito nella pace Regno del Tuo Cuore

Vergine Immacolata, Madre dell’Eterno Sacerdote, che avesti per primo figlio d’adozione Giovanni, ii sacerdote da Gesù prediletto che Ti assidesti nel Cenacolo Maestra e Regina degli Apostoli, degnaTi di mettere sulle santissime Tue labbra l’umile preghiera nostra, fanne Tu risuonare gli accenti al Cuore del tuo Figlio divino, e coll’onnipotenza Tua supplichevole ottieni alla Chiesa del Tuo Gesù una perenne e rinnovata Pentecoste. Cosi sia.