Halloween: Festa Celtica del Quarto Sabba… quello Satanico

No! Halloween

Halloween? NO GRAZIE! Siamo CristianiCarissimi fratelli e sorelle,
continuiamo con la campagna ANTI HALLOWEEN poiché è bene addentrarci su questa tematica per non essere colti alla sprovvista dalla nostra ignoranza, per capire realmente cosa vuole comunicare questa “festa” che coinvolge, direttamente o indirettamente, tutti noi e quindi NON possiamo far finta di niente ignorando ciò, poiché siamo TUTTI chiamati alla testimonianza e alla correzione fraterna (con modo e senza ledere la sensibilità altrui), ma è indispensabile far conoscere qual è la VERITÀ e lo faccio quindi inviandovi questa email dove troverete altri dettagli utili per comprendere la gravità di questa “innocente” festicciola da bambini (?), perché ricordo che non dobbiamo essere i soliti “buonisti” e pensare di far divertire i nostri giovani con la scusa che i loro problemi sono l’alcol, la droga ecc, poiché al demonio piace mascherarsi per non farsi riconoscere, piace allettare la gente “ingenua” del male che accetta come bene… ricordo che l’arma più potente del demonio è il far credere la sua sua non esistenza.

Torno a ripetere che coloro che dovrebbero essere i primi a dare la testimonianza (i cristiani) molto spesso sono invece i primi a voler tenere gli occhi bendati, perché fa comodo alla società, per non essere i soliti cristiani “del medioevo” o semplicemente perché (“ogni tanto”) piace trasgredire gli insegnamenti di Cristo.

Il male non è solo quello che percepiamo evidentemente come tale, ma si nasconde in modo subdolo in tanti modi, così da entrare nelle nostre coscienze, come il tarlo che poi inizia a logorarci dentro.

Quindi invito tutti a diffondere queste informazioni, così come ogni buon cristiano dovrebbe fare nella propria vita, attraverso internet, la stampa e i mezzi che ognuno ha ormai largamente a disposizione, senza vergognarsi di essere luce in mezzo alle tenebre, anche quando comporta l’andare controcorrente.

“MiryS”

No! Halloween

I primi tre sabba degli antichi riti occultisti celebrano il tempo delle stagioni “benefiche”: il risveglio primaverile della terra, il tempo estivo della semina, il tempo autunnale del raccolto della messe. Il quarto sabba, invece, celebra la morte e la disgregazione di tutto quanto ha esistenza. E proprio su questo sabba, che è stata strutturata la festa anglosassone di Halloween, nella notte che precede il giorno di Ognissanti. Halloween significa appunto ‘vigilia del giorno di Ognissanti’ (“All Hallowed Eve”).
Prima che sorga il giorno di tutti i santi, dunque, – cioè quel giorno che annuncia il tempo in cui l’umanità potrà vivere eternamente nella luce e nella gioia – gli occultisti e satanisti hanno posto la loro celebrazione della vittoria del buio, del freddo e della morte.
La loro mentalità, infatti, li porta a disprezzare la vita, il sole, la luce a tal punto, che soltanto il pensiero che possa esserci nel futuro dell’umanità una eternità di luce e di felicità è per loro un tormento, che li spinge a desiderare di poter cancellare questa eventualità. Per poter affermare, invece, che ciò che è bello, e da festeggiare come una liberazione, è proprio la morte, lo spegnersi finalmente di tutto.
E, quindi, anche gli spiriti del caos e della distruzione sono da vedersi come amabili; e le forze naturali e soprannaturali dell’annientamento e del male, come streghe e demoni, vanno festeggiati come amici. Ma anche teschi e fantasmi, che segnano quel punto in cui la vita si dissolve, dobbiamo vederli come simpatiche compagnie, che devono poter inondare il nostro ambiente. Per aprirci finalmente alla distruzione, al caos e all’annientamento.
“I contenuti di Hallowen sono strettamente connessi alla stregoneria e al satanismo. Gli adepti del satanismo e della magia riconoscono nel 31 dicembre uno dei giorni più importanti dell’anno: la vigilia di un nuovo anno per la stregoneria. A causa delle sue radici e della sua essenza occulta Halloween apre una porta all’influsso occulto nella vita delle persone. L’enfasi di Hallowen è sulla paura, sulla morte, sugli spiriti, la stregoneria, la violenza, i demoni. E i bambini sono particolarmente influenzabili in questo campo. Molti simboli sono chiarissimi su diversi prodotti anche alimentari, in questo periodo: svastiche, diavoli.”
“Si tratta di una manifestazione collettiva, che celebra il macabro e fa dello spiritismo il suo centro ispiratore”. (Sir, Vescovi italiani, 2005)
E’ il nostro pensiero, che edifica l’ambiente, in cui viviamo. Le cose, che scegliamo di accettare e di amare, orientano la nostra vita, tracciano davanti a noi la nostra strada e, piano piano, materializzano attorno a noi il nostro destino.
E gli occultisti desiderano vedere in azione attorno a sé gli spiriti e le forze dell’annientamento, che li liberino dal peso di una esistenza, che per loro è solo vuoto e sofferenza, senza senso.
Gli occultisti non vogliono pensare, che possa esistere un Essere di luce, infinitamente buono, che ci prepara una vita felice e senza fine. Per loro la vita è solo una condanna alla morte, e allora desiderano che questa morte arrivi il prima possibile. E amano pensare a quello spirito dedito al caos, alla distruzione e alla morte, come ad un amico, che li può aiutare a sollevare il buio definitivo sul mondo.

Da questa mentalità depressa e nichilista, nasce la cultura e la personalità occultista, che cerca nel buio e nella morte la soluzione alla sofferenza e cerca l’alleanza con le forze sataniche, nel tentativo di dominare la natura e il prossimo.
Nella Bibbia, al libro della Sapienza, si trova scritto: “Invocano su di sé la morte con gesti e con parole, ritenendola amica si consumano per essa e con essa concludono alleanza. Dicono fra loro sragionando: «La nostra vita è breve e triste; non c’è rimedio, quando l’uomo muore, e non si conosce nessuno che liberi dagli inferi. Siamo nati per caso e dopo saremo come se non fossimo stati.”
L’esperienza profonda del mondo, che si condensa nella Sacra Scrittura, conosce questo carattere umano. Così, come nel Vangelo si trova scritto, che Gesù liberava dai demoni e risanava tutti quelli, che stavano sotto il potere degli spiriti maligni. Gesù è paragonato dai credenti al sole della storia. E’ come l’astro luminare, che dà luce, calore, principio ordinatore e, perciò, la vita all’intero cosmo.
I credenti in Cristo hanno per questo una grande considerazione della vita, della luce e dell’amore, come forza in grado di riempire perfino la sofferenza e il vuoto e di dare senso all’esistenza. Per questo i credenti non amano la festa della morte e del buio, degli spiriti del caos e dell’annientamento. Credono, che alla fine sarà sempre la forza del sole a vincere e a portarci in quel giorno senza tramonto, descritto dalle scritture della Bibbia, in cui ognuno brillerà come una stella, nella felicità eterna.
Da genitori e insegnanti abbiamo la responsabilità di scegliere cosa è bene per la formazione dei nostri ragazzi. Evitiamo di fargli apprendere storie e giochi, che guardano alla morte, come ad una soluzione e alla malignità con simpatia. Evitiamo di partecipare a mode e rituali di massa, che evocano come buone, o divertenti, le forze del male.
Non dimentichiamo, che le disastrose conseguenze dell’assuefazione all’occulto e alla magia non sono immediate, ma si manifestano a distanza di anni con depressioni, crisi e violenze.

L’uomo è uno spirito incarnato, che integra in sé tre piani, o corpi vitali: anima, corpo e spirito. Non dovremmo mai dimenticarlo.
Scrive Roberto de Mattei: “Angeli e demoni non sono raffigurazioni fantastiche, ma esseri reali, che svolgono un ruolo cruciale nella storia. Non si può comprendere quanto accade attorno a noi, ignorando la loro esistenza e la loro azione.”
“Per difendersi dal demonio le forze umane non bastano. Occorre la vita soprannaturale, che fluisce da Gesù Cristo, Grazia incarnata, attraverso i Sacramenti della Chiesa e la mediazione degli Angeli e dei Santi. Ma il ruolo privilegiato nella nostra vita spirituale e nella difesa dal demonio spetta alla Madonna, a cui il Signore ha assegnato il compito di schiacciare il capo di Satana (Gen. 3, 15) e di portare i disegni divini nella storia al loro perfetto compimento.”
“La ragione ci dice che l’uomo non è un’escrescenza di materia, prodotta dalla caotica evoluzione del mondo, ma un essere intelligente e libero, creato da una Causa prima che assegna un fine e una ragione a ogni sua creatura. La ragione ci aiuta anche a comprendere come tra Dio, Atto puro, Spirito assoluto, e l’uomo, composto di anima spirituale e di corpo materiale, esistono creature intermedie, spiriti privi di corpo e di materia, cause seconde nell’universo. Queste creature sono gli angeli, creati da Dio all’origine del mondo e posti di fronte ad una scelta irreversibile, che avrebbe deciso del loro destino.”
“All’alba della creazione, gli spiriti angelici conobbero perfettamente, con un solo sguardo, la loro purissima natura e videro in maniera istantanea la loro intima dipendenza da Dio, unico e Sommo Bene. La maggior parte degli Angeli, adorò Dio e il Cristo futuro, ma un angelo, Lucifero, si ribellò e con lui «la terza parte delle stelle del cielo».” (Apoc. 12, 14).
“Vi è un profondo mistero in quest’evento che apre la storia dell’universo e una tragica domanda da allora continua a riecheggiare nel tempo: «Come sei caduto dal cielo, o Lucifero, tu che nascevi all’aurora?» (Is. 14, 12). È la stessa Scrittura a suggerirci le ragioni del peccato angelico quando dice: «il tuo cuore s’inorgoglì della tua bellezza e nella tua bellezza hai perduto la sapienza».” (Ez. 28, 17)
“Nell’universo di luce del Paradiso si spalancò un orrendo pozzo di tenebre. L’abisso risucchiò gli angeli ribelli. Il movimento ascensionale che spingeva gli angeli verso Dio si trasformò in un vortice irresistibile, che li precipitò per sempre.” (Roberto de Mattei, Lei ti schiaccerà il capo, in Radici Cristiane n.36 – Luglio 2008)

Prima di accettare ciò che viene proposto, o imposto, come moda dai mass-media, dalla pubblicità ossessiva e dal commercio consumistico, chiediamoci cosa vogliamo scegliere di insegnare ai nostri figli. Ce ne saranno grati.

Simonetta Castellano