I Guru

Guru

Guru

Karyl Matrisciana, giornalista, una delle maggiori autorità inglesi in fatto di movimenti religiosi, circa i guru dice: “È veramente triste vedere la devozione di questa gente verso un semplice essere umano, che si considera dio e la loro adesione alle sue regole spirituali, come il portare continuamente la sua immagine al collo, vestire di rosso o sostituire i loro nomi con nomi indiani.

In India, alla festa dell’Acquario, 20 milioni di indù si riuniscono per assistere ad una lunga processione di centinaia di questi guru, di questi uomini autoproclamatisi dèi. Perfino la polvere sotto i loro piedi è di aiuto ai discepoli in cerca di salvezza. I più devoti dei loro discepoli si coprono i corpi con la cenere e la polvere delle cremazioni (= dei cadaveri bruciati) e si impastano i capelli con sterco di mucca. Alcuni sono armati e sotto l’effetto di potenti miscele di droga. Hanno rinnegato tutto: la famiglia, le proprietà, anche la loro mente. Possono impazzire letteralmente di devozione per il loro guru. Per il fedele indù il guru è il suo signore, il suo maestro, ed è perfino superiore a Dio!

K. Matrisciana dice: “Ho parlato di persona con moltissimi guru e l’aspetto più triste è che all’interno del loro sistema di fede devono essere privi di emozioni e di compassione. E la loro crudeltà e disumanità viene interpretata come spiritualità e scusata in quanto sacra!

Un ex guru afferma: “Mi interessavano davvero l’adorazione, il rispetto, i doni che mi portavano. Ma non mi interessavo di certo ai loro problemi, difficoltà e dolori”. I seguaci di un guru credono che egli ricambi questo incredibile amore che essi provano per lui. Ma in realtà egli si ciba delle loro emozioni per rafforzare il proprio egoismo. I seguaci di Jim Jones, capo del Tempio del Popolo, erano convinti che il loro rapporto si basasse sull’amore. Quasi mille suoi devoti discepoli si sono suicidati per suo ordine. Era il loro estremo dono, tutte vite spezzate da un uomo che asseriva di essere Dio, la reincarnazione di Gesù Cristo!

Il guru SAI BABA’S è uno degli uomini più potenti dell’India, con milioni di discepoli indiani e con un seguito di discepoli occidentali che sta aumentando. Egli dice di sé: “Sono Dio! Il mio potere è divino e non ha limiti. Non vi è forza naturale o soprannaturale che possa fermare me o la mia missione”. Don Gabriele Amorth, il noto esorcista di Roma, giustamente ha definito Sai Baba’s “il figlio prediletto di Lucifero”.

Oggi centinaia di questi uomini, che si professano dio, invadono l’Occidente. E non c’è forse ragione di allarmarsi? Dobbiamo continuamente dare il benvenuto a questi dèi della New Age?

I guru e la Bibbia

I guru orientali e gli occultisti di ogni genere hanno preso i termini della Bibbia e vi hanno dato un nuovo significato, secondo la loro religione. Ad esempio, Dio non è il Creatore, una Persona, uno Spirito col quale entriamo in relazione attraverso suo Figlio Gesù Cristo, ma è una forza impersonale! Gesù non è il Figlio di Dio, non è “la via, la verità e la vita”, ma un “avatar”, un indicatore del cammino, uguale a tanti altri avatar. Ma Gesù ci avvisò dicendo che negli ultimi tempi sarebbero comparsi molti falsi Cristi e falsi profeti che avrebbero ingannato molti.

Tra questi, i primi sono i guru orientali. Sono due le cose che essi hanno fatto: hanno diffuso in Occidente parole di chiara derivazione indù, come energia, vibrazioni, etc. Poi hanno preso parole ed idee della Bibbia e dagli insegnamenti di Gesù e le hanno distorte per far credere a tanti ignoranti cristiani che molte cose di cui parlava Gesù, sono cose di cui parlano anche loro. In realtà non è affatto così. Ecco tre esempi di questo inganno:

“Nella Bibbia è detto: Siate perfetti come lo è il Padre che è nei cieli. E noi siamo fondamentalmente come Lui” (Come si fa a dire ciò se per essi Dio non è una Persona, ma una forza impersonale?).

“Se sulla terra sei un uomo perfetto, allora puoi salire al cielo e diventare divino” (Ciò è possibile solo per mezzo di Gesù Cristo che ha detto: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno va al Padre se non per mezzo di me “).

“Ogni essere umano è per natura pacifico, naturalmente buono e puro. La malvagità è uno stato innaturale. Perciò nella meditazione ci concentriamo sull’Essere originario, puro e divino che è la nostra vera condizione” (L’idea dell’uomo che nasce buono, distrugge il peccato Originale e la necessità della salvezza portataci da Gesù. Senza la tremenda realtà del peccato delle origini, perché mai Gesù si sarebbe incarnato e morto sulla croce per noi? Come si vede solo questa assurda idea distrugge tutto il Cristianesimo!).

Inoltre se gli esseri umani nascono buoni e puri, allora perché mentono, rubano, uccidono, fanno guerre? Tutto il buono che è in noi non è sufficiente per impedirci di compiere il male. Perciò cercare la salvezza in se stessi, è ricercarla alla fonte sbagliata. Il semplice buon senso ce lo fa capire chiaramente. Infatti quale uomo può salvarci dalla malattia, dalla vecchiaia e dalla morte? Come possono i guru salvare gli altri da questi mali, se essi stessi sono ormai polvere nelle loro tombe e la morte ha cantato vittoria su di loro? Gesù, invece, ha risuscitato gli altri ed è risorto lui stesso dalla morte. Ed ha promesso l’immortalità, la vita eterna e la resurrezione del corpo a tutti coloro che lo avrebbero accettato come il loro Dio ed il loro Salvatore.

I guru e la famiglia

I guru si rivolgono all’Occidente per due ragioni: per prima cosa naturalmente vogliono convertire le persone perché diventino seguaci della loro religione. In secondo luogo questi guru hanno da offrire una comunità familiare a cui appartenere, cosa che queste persone non hanno. Migliaia di persone alla ricerca di sicurezza, provenienti per lo più da famiglie disfatte o instabili, sono già emotivamente fragili e cadono vittime dei guru. Il dottor Guinness, studioso di Oxford, autore del libro “Polvere di morte”, scrive: “Nel mondo moderno, uno dei desideri più profondi è quello di recuperare un senso di appartenenza, un significato per la propria vita che la gente non ha trovato in Occidente. Rifiutando l’Occidente, si getta fra le braccia dell’Oriente senza guardarlo in faccia”.

Ed Senessy, ex membro del movimento Hare Krisnha, afferma: “L’atteggiamento del movimento Hare Krisnha verso la famiglia è molto negativo. La famiglia è vista, più o meno, come un male necessario. Il guru Rajneesh dice che la famiglia, il matrimonio e tutti i tradizionali legami familiari sono marci. Il solo rapporto che conta è quello fra il suo discepolo e lui. Katy, seguace del guru Maharishj, ex insegnante di meditazione trascendentale, dice: “Pensavo che la meditazione trascendentale rafforzasse la mia famiglia, ma in realtà la stava distruggendo, perché io volgevo tutta la mia attenzione a me stessa. E se siete legati a vostro marito e ai vostri figli, nella misura in cui vi dedicate a loro siete meno dèditi all’organizzazione”. K. Matrisciana dice chiaro e tondo: “L’aspetto più diabolico è che questo si spaccia per spiritualità. Per raggiungere la spiritualità, alcune scuole di pensiero guru incoraggiano il celibato tra coppie sposate, mentre in altre scuole guru si pratica la perversione sessuale, non solo fra gli stessi guru, ma fra i loro discepoli, bambini compresi. Si trovano contraddizioni anche verso le donne, considerate inferiori agli uomini e trattate come se fossero meno che umane”.

Il dottor J. Hagard, professore all’Università di Aarus in Danimarca, esperto in Induismo, afferma: “Secondo la dottrina indù non c’è salvezza per le donne. Se le donne vogliono salvarsi, esse devono acquistare meriti servendo gli uomini in questa vita, per poter rinascere come maschi nella vita successiva! Io stesso ho parlato dell’argomento con un gruppo di missionarie Hare Krisnha ed esse hanno affermato, senza la minima ironia, che il maschio più stupido è sempre più intelligente della più intelligente delle donne”.

K. Matrisciana dice: “Nelle comunità religiose in India, chiamate ashram, non c’è assolutamente posto per i bambini. E qui in Occidente di solito i guru non vogliono il peso e le responsabilità dei bambini, perché distolgono i genitori dalla devozione a lui. Il risultato più triste dell’invasione dei guru in Occidente è il danno che essa reca ai bambini. Abbandonati dai genitori che seguono il guru, diventano proprietà della comunità, perdono individualità e identità, sono alienati dalla società”. F. Haak, il maggiore esperto tedesco in nuovi movimenti religiosi, conferma: “I bambini allevati all’interno di una sètta sono educati solo ad eseguire gli ordini dei loro capi. Non provano mai la libertà, né una vita responsabile dove possono fare scelte proprie e seguire la propria volontà”.

Le scandalose ricchezze dei guru

Secondo il Gita, uno dei testi più importanti dell’Induismo, il discepolo non deve solo adorare il guru come dio, ma deve anche consegnargli se stesso e le sue proprietà! La maggior parte dei guru sono super ricchi. I guru sono più interessati a discepoli europei che indiani, soprattutto perché dai bianchi prendono più denaro. Il guru Maharishj aveva proprietà

terriere in tutto il mondo: alberghi in Svizzera, campus universitari e accademie in USA. Si faceva servire su piatti d’argento 6 volte al giorno e andava in giro su una mercedes. Egli affermava: “Quando il denaro viene a me è trascendente”. Questa affermazione dovrebbe far riflettere molto tanti ingenui!

Centinaia di guru sono diventati incredibilmente ricchi in Occidente, grazie a donazioni ed alla produzione di ogni tipo di souvenir, celebranti questi uomini autoproclamatisi dèi. Hanno acquistato proprietà estese, hanno guardie del corpo armate e si concedono lussi sfacciati, dagli alberghi più alla moda alla loro flotta di aerei, elicotteri, rolls-royce.

K. Matrisciana: “L’ipocrisia dei guru è diabolica! Criticano il materialismo ed il mercantilismo dell’Occidente e convincono i loro seguaci che la rinuncia ai beni materiali li farà salire nella scala spirituale. Questi dèi della New Age ridono (e ne hanno ben ragione!) per tutto il tragitto che li porta alla banca dove vanno a depositare il denaro offerto in dono dai loro seguaci. Conosco gruppi coinvolti nel traffico di droga, nel contrabbando, nella prostituzione e nella compravendita di armi. Il tutto per procurare denaro al proprio guru”!

Per richieste rivolgersi a: Don Pascqualino Fusco – Villaggio Fanfanhi 3, 81035 Roccamonfina (CE)