Sedute Spiritiche ed Evocazione dei Morti

Sedute spiritiche

Sedute spiritiche

Lo “Spiritismo” è il credere che gli spiriti dei defunti possano comunicare con i viventi, di solito tramite un “medium” che sia sensibile ai loro influssi.

Ciò che conferisce allo spiritismo il suo maggior potere di attrazione è la sua professata capacità di poter ottenere dei messaggi dai cari estinti e, in minor misura, quella di predire avvenimenti futuri.
Esso è collegato alquanto strettamente, alla predizione della fortuna, alla lettura della mano, all’astrologia, ecc…

I suoi principali clienti sono i parenti colpiti dal dolore, le persone che si trovano in tale o tal’altra afflizione e, molto spesso, coloro che sono preoccupati da ciò che il futuro possa loro portare.
Madri con il cuore infranto, vedove desolate e figli privati dei loro genitori, hanno cercato nel loro dolore qualche messaggio diretto, qualche raggio di speranza dall’altro mondo; e in quel momento di dolore o disperazione lo spiritismo è sembrato offrire una facile soluzione.

Di solito coloro che ricorrono allo spiritismo sono persone la cui fede cristiana è debole, o non sono affatto dei cristiani.
Invece di accettare con fiducia quello che dice la Bibbia, la quale è una fonte di informazioni sufficienti e chiare per coloro che pongono la loro fiducia in Dio, e di agire secondo i suoi insegnamenti, essi hanno cercato di assicurarsi direttamente le risposte attraverso i medium.

Sembra che la grande maggioranza di coloro che fungono da medium sia composta da donne.

Di solito il medium pretende di possedere un particolare spirito di controllo (o di “guida”), che risponde alle loro domande o riceve le informazioni dai defunti.
A volte il medium sostiene di avere la capacità di fare apparire direttamente gli spiriti in persona per far loro rivolgere direttamente le domande. Migliaia di persone deluse, soprattutto nelle grandi città, chiedono ai medium “il pane” e ricevono invece solo “delle pietre”.

Non esitiamo a dichiarare, basandoci principalmente sull’insegnamento della Sacra Scrittura, che lo spiritismo è una trappola ed un inganno.

Il cristiano non può che respingere incondizionatamente le pretese che lo spiritismo ha di volere rivelare il mondo invisibile e di far riapparire gli spiriti dei defunti.

Non esiste alcuna prova soddisfacente a dimostrazione che i medium realmente entrino in contatto con quegli spiriti; ma il contatto, sempre ammesso che sia reale, avviene presumibilmente con gli spiriti maligni che impersonano il defunto o sostengono di dare notizie per suo conto deve credere, a ragion veduta, che tutti i fenomeni spiritici vengono prodotti dai medium stessi e dai loro aiutanti; anche i più famosi medium sono stati scoperti in fallo.

GLI SPIRITI DEI MORTI NON POSSONO RITORNARE

La Bibbia insegna che la morte causa una completa rottura con tutto ciò che appartiene a questo mondo.
Ciò viene espresso sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento.

GIOBBE diceva:

Prima che io me ne vada, per non più tornare, nella terra delle tenebre e dell’ombra di morte. (Giobbe 10,21);

e ancora:

Chi scende nel soggiorno dei morti non né risalirà; non tornerà più nella sua casa, e il luogo dove stava non lo riconoscerà più. (Giobbe 7,9-10).

Il re DAVIDE diceva, a proposito del figlio che era morto:

Io me ne andrò a lui, ma egli non ritornerà a me! (2Samuele 12,23).

Una grande verità del Nuovo Testamento è che, le anime dei credenti, alla morte entrano in uno stato di attesa.

L’apostolo Paolo descrive ciò come un “partire” dal corpo, un “abitare col Signore” (2Corinzi 5,8).

Nel racconto evangelico del ricco e Lazzaro, nell’Ades, il ricco non era, per sua stessa ammissione, in grado di comunicare con i suoi fratelli; né tale comunicazione era possibile o permissibile in nessuna maniera.

I defunti non possono avere ancora contatti con questo mondo.

Dei morti si dice che sono “addormentati”, una figura questa che implica l’interruzione di ogni ulteriore contatto con questa vita terrena e perciò l’impossibilità di ogni nostra comunicazione con essi.

In nessuna parte della Bibbia vi è un sia pur minimo accenno all’eventualità che i morti ritornino su questa terra, sia spiritualmente che fisicamente, tranne quando per un miracolo da Lui compiuto, Iddio stesso li mandi per una missione speciale.

Tali casi speciali noi li troviamo nell’apparizione di Samuele, allorquando Saul consultò la evocatrice di spiriti a En-Dor; sul monte della trasfigurazione; nelle resurrezioni operate da Cristo e dagli Apostoli nel Suo nome, e nell’apparizione di alcuni “santi”, subito dopo la resurrezione di Cristo:

E le tombe si aprirono, e molti corpi dei santi che dormivano, risuscitarono; ed usciti dai sepolcri dopo la risurrezione di lui, entrarono nella santa città, ed apparvero a molti. (Matteo 27,52-53).

Ma la Bibbia insegna che, a parte tali interventi divini, la morte stabilisce una separazione permanente, definitiva tra i vivi ed i morti.

Non solo la Bibbia insegna che è impossibile ai vivi comunicare con i morti, ma anche che il tentativo di effettuare tale contatto è severamente vietato.

L’ordine dato da Dio attraverso Mosé ai figliuoli d’Israele quando stavano per entrare in Palestina, fu:

Quando sarai entrato nel paese che l’Eterno, l’Iddio tuo, ti dà, non imparerai a imitare le abominazioni delle nazioni che sono quivi. Non si trovi in mezzo a te chi faccia passare il suo figliuolo o la sua figliuola per il fuoco, né chi eserciti la divinazione, né pronosticatore, né àugure, né mago, né incantatore, né chi consulti gli spiriti, né chi dica la buona fortuna, né negromante; perché chiunque fa queste cose è in abominio all’Eterno. (Deuteronomio 18,9-12).

Inoltre:

E se qualche persona si volge agli spiriti e agl’indovini per prostituirsi dietro a loro, io volgerò la mia faccia contro quella persona, e la sterminerò di fra il suo popolo. (Levitico 20,6).

Il profeta ISAIA ripeteva lo stesso avvertimento:

Se vi si dice: ‘Consultate quelli che evocano gli spiriti e gli indovini, quelli che sussurrano e bisbigliano, rispondete: ‘Un popolo non deve consultare il suo Dio? Si rivolgerà ai morti a prò dei vivi’? Alla legge! Alla testimonianza!” Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui alcuna aurora! (Isaia 8,19-20).

LA PROVA SICURA per qualsiasi persona che si professa “dottore” o “profeta” è questa: “Parla secondo la Parola di Dio, secondo la Legge e la Testimonianza?”.

Queste affermazioni della Scrittura dovrebbero essere sufficienti per distogliere qualsiasi cristiano dal tentativo di entrare in comunicazione con gli spiriti.

Dal sito http://www.chiesadicristofe.org/