Suppliche a Dio

Dio Padre

Dio Padre

Supplica a Dio

O Dio,
il nostro cuore è nel buio profondo;
ciò nonostante è legato al tuo Cuore.
II nostro cuore si dibatte tra te e satana;
non permettere che sia così!

E tutte le volte che il cuore è diviso
tra il bene e il male
che venga illuminato dalla tua luce
e si unifichi.

Non permettere mai
che dentro di noi ci possano essere due amori,
che mai possano coesistere due fedi
e che mai possano coabitare tra di noi:
la bugia e la sincerità, l’amore e l’odio,
l’onestà e la disonestà, l’umiltà e la superbia.

Aiutaci, invece,
affinché il nostro cuore si innalzi a te
come quello di un bimbo,
fa’ che il nostro cuore venga rapito dalla pace
e che continui ad averne sempre nostalgia.

Fa’ che la tua santa volontà e il tuo amore
trovino dimora in noi, che almeno qualche volta,
desideriamo davvero essere figli tuoi.

E quando, Signore,
non desideriamo essere figli tuoi,
ricordati dei nostri passati desideri
e aiutaci a riceverti di nuovo.

Ti apriamo i cuori,
affinché in essi dimori il tuo santo amore.
Ti apriamo le nostre anime,
affinché vengano toccate dalla tua santa misericordia,
che ci aiuterà a vedere chiaramente tutti i nostri peccati
e ci farà capire che ciò che ci rende impuri è il peccato!

Dio, noi desideriamo essere tuoi figli,
umili e devoti a tal punto
da diventare figli sinceri e cari,
così come solo il Padre potrebbe desiderare che siamo.

Aiutaci Gesù, nostro fratello,
ad ottenere il perdono del Padre
ed aiutaci ad essere buoni verso di Lui.

Aiutaci, Gesù,
a comprendere bene ciò che Dio ci dà
poiché a volte noi rinunciamo a compiere un’azione buona
ritenendola un male.

3 Gloria al Padre

Supplica a Dio Padre

(Baruc 2,11-35)

11 «Ed ora, o Signore, Dio di Israele, che hai fatto uscire il tuo popolo dal paese di Egitto con mano robusta, con segni e prodigi, con grande potenza e con braccio elevato, e ti sei fatto un nome come avviene oggi stesso,

12 abbiamo peccato, siamo stati empi, siamo stati ingiusti, o Signore Dio nostro, riguardo a tutti i tuoi precetti.

13 Si allontani da noi il tuo sdegno, perché siamo rimasti pochi tra le nazioni dove ci hai dispersi.

14 Ascolta, Signore, la nostra preghiera e la nostra supplica e liberaci per te stesso e dacci grazia dinanzi a coloro che ci hanno deportato,

15 affinché conosca tutta la terra che tu sei il Signore, Dio nostro, e che il tuo nome è stato invocato sopra Israele e sopra la sua progenie.

16 Signore, riguarda dalla tua santa casa e pensa a noi; piega, o Signore, i tuoi orecchi e ascolta.

17 Apri, o Signore, i tuoi occhi e considera: non saranno, infatti, i morti negl’inferi, il cui spirito è stato tolto dalle loro viscere, che daranno gloria e giustizia al Signore,

18 ma sarà piuttosto l’anima gravemente afflitta, sarà chi cammina curvo e debole, gli occhi sfiniti e l’anima indigente, che darà a te gloria e giustizia, o Signore.

19 Poiché non per i meriti dei padri nostri e dei nostri re noi rivolgiamo a te la nostra invocazione, o Signore, Dio nostro.

20 Perché tu hai riversato il tuo sdegno e la tua ira contro di noi, come avevi annunziato per mezzo dei servi tuoi, i profeti, dicendo: 21 “Così dice il Signore: Piegate il vostro collo e servite al re di Babilonia, così dimorerete nel paese che io ho dato ai padri vostri. 22 Ma se non volete ascoltare la voce del Signore, servendo al re di Babilonia,

23 farò cessare dalle città di Giuda e fuori di Gerusalemme la voce dell’allegria, la voce della gioia, la voce dello sposo e la voce della sposa e tutto il paese sarà desolato e senza abitanti”.

24 Noi, però, non abbiamo ascoltato la tua voce servendo il re di Babilonia e così hai realizzato le parole che tu avevi pronunciato per mezzo dei tuoi servi, i profeti; cioè, che le ossa dei nostri re e le ossa dei nostri padri sarebbero state rimosse dal loro sepolcro.

25 Ora, ecco che stanno esposte al calore del giorno e al gelo della notte. Sono morti di pene atroci, di fame, di spada e di peste,

26 e hai fatto della casa, sulla quale è stato invocato il tuo nome, quello che si vede oggi stesso, a causa della malvagità della casa d’Israele e della casa di Giuda.

27 Nonostante ciò, tu hai agito verso di noi secondo la tua totale bontà e secondo tutta la tua grande misericordia, o Signore, Dio nostro,

28 come tu avevi parlato per mezzo del tuo servo Mosè nel giorno in cui gli ordinasti di scrivere la tua legge dinanzi a tutti i figli d’Israele dicendo:

29 “Se non ascolterete la mia voce, di sicuro, questa grande moltitudine sarà ridotta a un piccolo numero tra le nazioni dove io li disperderò;

30 poiché io so che non mi daranno ascolto, essendo un popolo di cervice dura. Tuttavia nel paese del loro esilio rientreranno nel loro cuore

31 e riconosceranno che io sono il Signore, Dio loro. Allora io darò loro un cuore e orecchi che ascoltano

32 ed essi mi daranno lode nel paese del loro esilio, si ricorderanno del mio nome

33 e si convertiranno dalla loro durezza e dalle loro azioni malvagie, poiché ricorderanno la condotta dei loro padri che peccarono contro il Signore.

34 Io allora li ricondurrò nel paese che giurai ai padri loro, ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe, e ne avranno il dominio. Io li moltiplicherò e non diminuiranno.

35 Io stabilirò con loro un’alleanza perenne per cui io sarò per essi il loro Dio ed essi saranno per me il mio popolo e non scaccerò più il popolo mio Israele dal paese che ho dato loro”».