Halloween? NO grazie!

Anti Halloween
Anti HalloweenAnti HalloweenCarissimi fratelli e sorelle,
in nome di Gesù Cristo nostro Salvatore e del Cuore Immacolato di Maria Santissima, anche quest’anno mi impegno a diffondere queste informazioni per tutti coloro che non sono ancora al corrente di questa subdola festicciola o per chi non è addentrato in tale tema come dovrebbe.In prossimità della festa di Ognissanti e della commemorazione dei nostri santi fratelli che si trovano al cospetto del Padre, avanza sempre di più la festa pagana chiamata Halloween. Purtroppo in tutti i modi sta tentando di offuscare ciò che noi celebriamo in questo periodo; questo vale sia per i bambini che non hanno ancora una coscienza cristiana ben formata, ma anche per molti adulti che si stanno facendo prendere da queste “mode” che non si limitano ad essere un momento di gioiosa condivisione, ma un vero pericolo, poiché DOBBIAMO prendere piena consapevolezza di cosa sia veramente Halloween e cosa rappresenta. Ovviamente non ci dicono che in realtà è una festa satanica, attraverso le solite scuse di comodo del tipo “non c’è niente di male a trascorrere una serata in allegria” o “non dobbiamo allarmarci di queste futilità quando il mondo ha problemi più gravi“, poiché se ci riteniamo degli esseri dotati di cervello pensante, è bene sfruttarlo nelle sue potenzialità e non procedere come tante pecore cieche che vanno dietro ad un falso pastore.
Chi giustifica questi eventi è solo chi NON vuole staccarsi dall’operato di satana (e lo scrivo con la s minuscola) e preferisce andare avanti in braccio al demonio piuttosto che essere accompagnati dalla mano della nostra Mamma Celeste.
Purtroppo anche io (in passato), come del resto penso molti di voi, non sono stati (o non lo sono) al corrente della realtà che nasconde questa farsa e dunque se in precedenza avete avuto modo di partecipare a questi “festeggiamenti”, non avete colpa alcuna, ma una volta che leggerete gli articoli (che invierò in questi giorni) vi invito alla riflessione e a fare una scelta: seguire Dio o il demonio! NON possiamo stare con due piedi in una scarpa!
Dunque diamo il buon esempio ai nostri fratelli, ai nostri figli, ai nostri parenti, bambini, allievi, amici e conoscenti. In occasione di questa email vi invito a riflettere sulle insidie del maligno che non si cela nell’evidenza di ciò che è male, ma dietro le cose che tutti danno per scontato come “buone” ed “innocenti”.IL MALE NON SI MANIFESTA SOLO IN CIO’ CHE E’ VISIBILMENTE MALE, POICHE’ TUTTI POSSONO VEDERE CHE E’ MALE E GIUDICARE A SUA VOLTA, MA E’ ANCOR PIU’ PERICOLOSO PERCHE’ SI NASCONDE DIETRO CIO’ CHE SEMBREREBBE “INNOCENTE”, IN MODO DA INTRAPPOLARE CON L’INGANNO I FIGLI DELLA LUCE NELLA SUA RETE DI PERDIZIONE ETERNA E DI MORTE SPIRITUALE, LA DOVE SONO GLI STESSI CRISTIANI A GIUSTIFICARE TUTTO QUESTO CON IL “BUONISMO” CHE PERVADE AI GIORNI NOSTRI!… dunque … S V E G L I A ! ! !

“MiryS”

COSA SI NASCONDE DIETRO HALLOWEEN

Anti Halloween

1. Attenti ad Halloween!

Anche in Italia, purtroppo, la festa pagana di Halloween ha rotto gli argini e dilaga. E non solo tra i banchi di scuola! Questa “festa” impazza in tutta la penisola, dalle discoteche di Milano e Roma alle piazze di paese, dove si ricicla la leggenda della nobildonna Lucida che vendette l’anima al Maligno per mantenersi giovane e bella. I seguaci di Wicca, una religione neopagana in rapida scesa in Europa e Nord America, che venera le forze della natura e segue le antiche pratiche propiziatorie tipiche dei Druidi (antichi sacerdoti Celti), vede in Halloween una delle sue feste principali. Halloween era in origine un’antica tradizione celtica, nata dall’inquietudine del buio dell’inverno, radicata in tutte le società agricole, quando il raccolto doveva essere già nei magazzini e il bestiame al riparo.

2. Le origini

Il 1° novembre era il giorno più solenne dell’anno per i Celti (1)
(1) Senza voler negare l’esistenza di alcuni valori umani nella cultura dei nostri antenati celti, dobbiamo tuttavia notare con Vittore Pisani che i sacrifici umani erano, “presso i Celti praticati con una frequenza che ha destato la meraviglia dei contemporanei”, sacrifici che potevano andare fino all’antropofagia rituale. (V. Pisani, Le Religioni dei celti e dei balto-slavi nell’Europa precristiana, Istituto editoriale Galileo, Milano, 1950, pp. 41-44).
che solevano fare le loro celebrazioni più importanti durante la notte dal 31 ottobre al 1 novembre, chiamata la notte di Samhaim, il quale era il “Signore della morte, il Principe delle Tenebre”. I Druidi credevano infatti che, la veglia di questa festa, i morti dell’anno precedente tornassero sulla terra in cerca di nuovi corpi da possedere. (2)
(2) Era diffusa presso i Celti la credenza nella reincarnazione, cf. V. Pisani, La religione degli antichi Celti, in Storia delle religioni, II, Unione tipografico – Editrice torinese, Torino, 1962, p. 882- 883.
Mentre i contadini spegnevano il focolare per allontanare questi spiriti, i Druidi si radunavano su una collina in mezzo alla querce per compiere la grande cerimonia notturna in cui, tra le danze e i canti, si offrivano dei sacrifici per fare paura agli “spiriti cattivi”. Il mattino, dopo avere acceso il fuoco nuovo, i Druidi facevano il giro delle case portando le ceneri ardenti del fuoco presso le famiglie affinché tutti potessero riaccendere il focolare familiare. In questa occasione chiedevano delle offerte per il loro dio e proferivano delle maledizioni in caso di rifiuto. Donde il “trick or treat” (offerta o maledizione) (3)
(3) Addolcito in Italia nella formula “scherzetto o dolcetto” (www.halloweeen.gozzilla.it).
e le famose rape (oggi zucche) nelle quali bruciava il fuoco sacro. E l’usanza moderna di travestirsi nel giorno di Halloween? Viene dai tre giorni di festa che succedevano alla notte dei sacrifici: durante questi giorni, i Celti si mascheravano con le pelli degli animali uccisi “per esorcizzare e spaventare gli spiriti. Vestiti con queste maschere grottesche, ritornavano al villaggio illuminando il loro cammino con lanterne costituite da cipolle intagliate in cui erano poste le braci del Fuoco Sacro”. (4)(4) Ibid.

3. Morte e demoni

Ovviamente, Halloween ci riporta in pieno paganesimo, un paganesimo mai sparito e che approfittò dello sconvolgimento religioso della Riforma per ritornare in “superficie”: il 31 ottobre, vigilia della festa di Ognissanti (All Hallows’ e’ en in vecchio inglese), alcuni solevano festeggiare gli spiriti cattivi, lodando quando si opponeva alla bontà, alla bellezza di Dio, alla vita eterna… La Riforma protestante, portando con sé la perdita della fede e sopprimendo molte feste cattoliche (tra le quali la festa di Ognissanti), aveva deviato la pietà e quindi creato le condizioni favorevoli per tali cerimonie sacrileghe. Peggio ancora, la notte del 31 ottobre, capodanno dei Celti, è rimasta come il capodanno degli stregoni, perché è l’inizio di quanto è “cold, dark and dead…” (freddo, buio e morto…) e uno dei loro principali sabba (“Black Sabbath”) (5)
(5) Abbé P. François, Halloween…, in “Le Sel de la Terre”, 2001, n. 38, p. 182.
Può ahimè essere anche un’occasione speciale per i sacrifici, perfino umani e le Messe Nere. Halloween ha seguito i coloni anglosassoni (soprattutto irlandesi) nella loro conquista del continente americano e si è sviluppato nel Nuovo Mondo dove, nell’ultimo secolo, ha fatto la felicità di alcuni grandi negozianti, ai quali mancava, tra le vacanze estive e Babbo Natale, un’occasione per sfruttare lo spirito consumistico dei bambini.Ovviamente la Vecchia Europa non poteva rimanere a lungo senza adottare il nuovo “culto”; così vediamo diffondersi sempre di più da noi Halloween con il suo corteo di articoli, adorni in modo macabro con immagini di teschi (6)
(6) Questo ci fa pensare al “grande uso che i Celti facevano dei crani dei nemici uccisi: sia che […] li appendano al collo del cavallo […] e poi li inchiodino dinnanzi alla porta di casa, sia che ne facciano coppe secondo la notizia di Sirio [ … ]” (V. Pisani, La religione degli antichi Celti, in Storia delle religioni, II, Unione tipografico-Editrice torinese, Torino, 1962, p. 886.
scheletri, streghe, … Ho sotto gli occhi una tessera di “demone ufficiale 2000”; il bambino vi è invitato a firmare la seguente dichiarazione: “Faccio parte dei demoni della festa di Halloween 2000 e mi impegno a fare e dire tantissime cose mostruose”. Poi viene la risposta: “Adesso che sci demone ufficiale, impara il linguaggio degli errori e svela il tuo lato demone!” Ecco la “demonopedagogia”! I bambini sono poi invitati a girare nella città, “con maschere e costumi mostruosi e terrificanti”, (7) Ibid.
bussando alle porte chiedendo spiccioli o dolcetti. Se le persone rifiutano, possono giocare loro qualche brutto scherzo, “come svuotare la pattumiera nel giardino”. (8) Ibid.
Così, astutamente, i fanciulli vengono invitati a travestirsi da strega, fantasma, morto vivente o demone in un nuovo carnevale, molto peggio del vecchio (perché per un bambino vestirsi da orso o da principessa può essere un gioco innocente). Qui si tratta di mirare direttamente al male, per partecipare, inconsapevolmente, alla celebrazione di una specie di festa liturgica neo pagana e addirittura satanica. I bambini vengono così resi più vulnerabili di fronte al tenebroso fascino del rock satanico che forse incontreranno una volta adolescenti. Noisy Mag, rivista specializzata nel “rock estremo” consacrava nel 2000 un dossier “Special Halloween” nel quale venivano condannati i tentativi fatti negli USA da “potenti lobbies affiliate alla destra ultraconservatrice” per vietare la celebrazione di Halloween. Noisy Mag affermava poi che, accanto alle processioni di bambini travestiti che bussano alle porte, Halloween continua ad “avere un’importanza tutta particolare presso i satanisti”. Quindi l’articolista di questa rivista “hard rock” proseguiva con una descrizione dei riti luciferiani propri della “festa” chiamata da loro “Samhain” (9).
(9) Noisy Mag, ott-nov. 2000, citato da Abbé C. Beaublat, Qui n’aime pas Halloween?, in “Le Sel de la terre”, 2001, n. 38, pp. 185-186.
Secondo 1’Encyclopoedia Britannica (10)
(10) AA. VV., Encyclopoedia Britannica, Benton, London, XI, 1962, p. 106-107.
la Chiesa tentò nel Medioevo di sradicare Halloween: tale fu lo scopo dello spostamento, ad opera di Gregorio IV nell’834, della festa di Ognissanti dal 13 maggio al 1 novembre. L’introduzione nel X secolo della festa di tutti i fedeli defunti avrebbe anche dovuto aiutare la sparizione della “festa delle streghe”. Abbiamo visto che purtroppo questo scopo non fu totalmente raggiunto e adesso è necessaria una vigilanza particolare, perché per molti cristiani, il nome Halloween rischia di fare forte concorrenza alle belle e consolanti feste cristiane del 1 e 2 novembre.4. Halloween? No, grazie!Dalle primitive innocenti ragazzate, Halloween ha poi assunto nei fatti connotazioni molto negative, come manifestazioni del diavolo, apparizioni di fantasmi, scheletri ed altre creature maligne. Giustamente l’antropologa Cecilia Gatto Trocchi si chiede: “Che ne sarà della salute mentale e spirituale dei bambini fuorviati a scuola da tante maestre? (anche cattoliche!). Troppo horror per i bambini!” Condividiamo pienamente l’invito della studiosa ad educare i bambini al gusto del bello e ad evitare loro tutto ciò che sa di macabro e di pauroso. Quante mamme mi hanno poi portato i loro figli con seri disturbi malèfici, in conseguenza di tutto ciò! E a quanti giovani è capitata la stessa cosa!Halloween è un tipo di festa estranea alla nostra tradizione cristiana che ha valori immensi e che deve essere continuata. Quello dei defunti è un culto della nostra storia: è il momento in cui si apre la speranza per l’eternità. Un momento in cui il Signore ci fa comprendere che la vita è più ampia di quella terrena. Evitiamo, perciò, in ogni modo Halloween, noi e i nostri figli! In quella notte contrastiamo le zucche illuminate di Halloween mettendo sulle nostre finestre un bel cero benedetto ed impegniamoci ad onorare con suffragi e preghiere i nostri Morti.”Dite loro come e perché Dio è importante per voi”. Gli esperti raccomandano anche gruppi di preghiera come Emmaus, Life Teen e Encounter with Christ poiché il loro obbiettivo è di aiutare i giovani a sviluppare una relazione personale con Cristo e a sperimentare la loro fede.Partecipare alla Messa Latina o praticare in famiglia riti tradizionali cattolici può servire a far familiarizzare i ragazzi con le ricche tradizioni cattoliche e renderli meno propensi a cercare i romantici rituali neo-pagani.“Attribuisco molta importanza ai ritiri” dice Padre Jim Flavin della Chiesa di Saint Colman of Cloyne di Brockton, Mass., che lavora con gli adolescenti e l’occulto da circa 8 anni. “L’esperienza del ritiro spirituale è importante perché i giovani stanno insieme; e se riusciamo a fargli avere una relazione con Gesù, allora è un’esperienza veramente profonda”. Per John Gibson sono state le numerose false affermazioni storiche dei discepoli della Wicca che alla fine lo hanno allontanato dal neo-paganesimo. Per questo motivo egli raccomanda che i genitori sottolineino la verità degli eventi biblici quando trasmettono la loro fede.”La cosa migliore che i genitori possono fare è di trasmettere la fede in un contesto storico dove i ragazzi possono avere la garanzia che ciò che viene loro detto è vero. Non possiamo aspettare che lo facciano i catechisti al posto nostro. Dobbiamo rimboccarci le maniche e farlo”. Se i ragazzi mostrano interesse nella Wicca, Padre Desmarais consiglia come prima cosa ai genitori di ascoltare molto. Gli adolescenti possono usare l’impersonale “noi” quando parlano del loro nuovo credo. Ad esempio possono dire: “Come streghe noi adoriamo questo o facciamo quest’altro perché….”. L’uso dell’impersonale “noi” tuttavia indica che non hanno ancora assimilato la nuova dottrina come loro credo.”Cercate di capire che cosa questo significhi per loro” consiglia Padre Desmarais, “non discutete ancora sui pro e sui contro, ma domandate cosa stanno cercando esattamente”. Egli avverte i genitori di essere pazienti e di non diventare troppo severi in questo stadio affinché inavvertitamente non incoraggino la ribellione adolescenziale. Inoltre i genitori devono assumere un’autorità spirituale su ciò che permettono nelle loro case. Aiuto psicologico. Infine May raccomanda di cercare aiuto psicologico se un ragazzo coinvolto nell’occulto diventa depresso o tenta il suicidio.“Fate in modo che ci siano sempre persone disposte a parlare con loro quando raggiungono il fondo”. Questi aiutanti potrebbero essere un sacerdote, un buon consulente cristiano, educatori o adulti cristiani che possano camminare con loro senza giudicarli. Soprattutto il sacramento della riconciliazione è indispensabile. Gibson ora non ha più alcun contatto con la Wicca e altre forme di neo-paganesimo, ma la sua esperienza con l’occulto gli ha lasciato una chiara consapevolezza degli inganni in cui vengono tratti i giovani di oggi.”Ora combattiamo per i nostri ragazzi. Nella nostra società non attribuiamo molto valore alle convinzioni religiose. Possono essere cambiate come se nulla fosse. Siamo diventati così tolleranti verso le altre dottrine al punto da tollerare che la gente s’infili nella bocca dell’inferno e diciamo: “Ok, è la tua vita. E’ una tua decisione”. Non c’è nessuna magia per dissolvere gli incantesimi della Wicca. I genitori e i ragazzi possono iniziare mettendo via il Libro delle Ombre e prendendo la Bibbia. Il Libro dei Proverbi promette che la Parola, e non la Wicca, ” è lampada ai miei passi e luce sul mio cammino.”

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